Descrizione Progetto

I tarocchi secondo Ravenna

Gli arcani maggiori realizzati a mosaico sono il risultato di un progetto guidato da Daniele Strada che nasce da un concorso per ABAravenna giunto ormai alla ottava edizione, indetto dal Rotary club Ravenna e che nel corso degli anni ha premiato le opere più significative.

Si è concluso nel 2018/19 il programma triennale sul tema dei tarocchi voluto dal Rotary club, grazie alle illuminazioni dell’artista veronese e architetto Luigi Scapini, esperto di realizzazione e studio dei simboli esoterici dei tarocchi, definiti da Scapini stesso come frammenti di materia e di tempo.

Su sua indicazione e sul significato degli arcani maggiori gli allievi trovano nel mosaico un favoloso medium per interpretare imperatori e imperatrici, figure misteriose e simboliche tra realtà e astrazione.

Allievi

Anna Agati | Lorenza Benedetti | Anna Bottoli | Roberto Bovelli | Giorgia Castelli | Anna Maria De Luca | Giovanni Delvecchio | Matteo Drudi | Francesca Guerzoni | Sara Gurnari | Lia Maggioli | Andrea Mandalari | Aleksandra Miteva | Francesca Manuguerra | Fabio Pasi | Jessica Purpura | Francesca Valentini | Aleksandar Velichkovski | Silvia Venturi | Martina Zani

In principio era il Matto? Possibile: secondo alcune cosmogonie gnostiche il demiurgo commette un errore, un errore folle che paghiamo con la morte. O in principio era il Mondo, l’ultima lama dei tarocchi? In effetti un istante dopo il big bang si genera l’universo intero, ancor oggi in viaggio. Nei tarocchi di Marsiglia, il mazzo più popolare, il Mondo è una donna nuda incastonata in una mandorla di foglie e frutti. Ai quattro angoli del mondo i simboli degli evangelisti. La mandorla ha spesso accolto Cristo o Maria, nei secoli: intersezione di due cerchi, allude all’unione di materia e spirito, di cielo e terra.

Della ninfa, della lontana parente nordica di Venere che campeggia nella versione marsigliese dei tarocchi non v’è traccia nella lama a mosaico di Lia Maggioli. Del Mondo resta solo la mandorla sul campo partito in quattro, una mappa liquida su cui galleggiano relitti di mondi antichi, remoti.
Questo mondo è il punto di partenza per un viaggio immaginario tra le figure dei tarocchi. E incontriamo subito la Papessa di Aleksandra Miteva. O meglio, anche in questo caso, quel che ne resta: il trono cubico, vuoto, sulla strada contesa tra giorno e notte. Una lama apparentemente inconsueta, ma che racchiude un profondo, intimo legame con l’immaginario di Ravenna, città costellata di troni vuoti, di assenze esibite da secoli. A san Vitale si trova il più celebre, il trono absidale istoriato di marmi preziosi a cui fan scorta i due fregi con i troni vuoti di Nettuno, intorno ai quali si affannano, lieti, putti d’età augustea e forse rinascimentale. A questi tre troni vacanti fanno eco quelli mosaicati nei battisteri. Nel battistero ariano il trono è unico, asse da cui pare discendere la colomba battesimale e verso cui muove il corteo degli apostoli. Nel battistero ortodosso sono quattro, cardini cruciali del mondo.

I tarocchi secondo Ravenna, quindi. Perciò l’abbondanza di imperatrici, nella città di Galla Placidia che custodisce l’effigie di Teodora, colta da Tommaso Basso ad ammiccare maliziosa. Perciò Giustiniano rivisitato da Sara Vasini, e i suoi calchi da ravvivare col pennello dell’immaginazione. In questa città anche la tredicesima lama, la Morte, assume il suo vero volto di propulsore d’incessanti metamorfosi, di cambiamenti di stato. E al termine del viaggio immaginario troviamo nuovamente Galla Placidia, il suo cielo incarnato nella diciassettesima lama. A evocare un’altra figura cruciale per la città, nel momento in cui si libera dall’inferno, dalla morte: “e quindi uscimmo a riveder le stelle”.

I Il mago | Fabio Pasi
II La papessa | Aleksandra Miteva
III L’imperatrice | Aleksandar Velichkovski
IV L’imperatore | Sara Gurnari
V Il papa | Francesca Valentini
VI Gli amanti | Anna Agati
VII Il carro | Andrea Mandalari
Isabella Passannante
VIII La giustizia | Mila Dobrevska
Yuyu Zhao
IX L’eremita | Lorenza Benedetti
Manuela Flamigni
X La fortuna | Aleksandra Miteva
XI La forza | Martina Zani
XII L’appeso | Francesca Manuguerra
XIII La morte | Matteo Drudi
XIV La temperanza | Anna Maria De Luca
XV Il diavolo | Giorgia Castelli
XVI La torre | Anna Bottoli
XVII Le stelle | Giovanni Delvecchio
XVIII La luna | Lorenza Benedetti
XIX Il sole | Jessica Purpura
XX L’angelo | Aleksandar Velichkovski
XXI Il mondo | Lia Maggioli
Il matto | Francesca Guerzoni