La veste flessibile del libro d’artista

Un progetto internazionale dell’Accademia di belle arti di Bologna che coinvolge otto accademie e facoltà di belle arti tra Italia e Spagna

Un’esposizione collettiva itinerante

Un video per raccontare l’esperienza

Un catalogo per documentare le opere, i laboratori, i processi

Accademia di Belle Arti di Bologna
a cura di Manuela Candini 
Accademia di Belle Arti di Ravenna
a cura di Paola Babini
Accademia di Belle Arti di Firenze
a cura di Paola Bitelli
Accademia di Belle Arti di Lecce
a cura di Grazia Tagliente
 
Accademia di Belle Arti di Roma
a cura di Tania Campisi
Accademia di Belle Arti di Palermo
a cura di Francesca Genna
Universidad Complutense di Madrid, facultad de bellas artes
a cura di Marta Aguilar Moreno e Monica Oliva
Universitat de Barcelona, facultat de belles arts
a cura di
Eva Figueras Ferrer, Pilar Rosado e  Mar Redondo

Con la mostra che inaugura giovedì  25 novembre 2021 alle 17 nella nuova sede dell’Accademia di belle arti di Ravenna (Palazzo ex- MPS, Piazza Kennedy 7, Ravenna) ha inizio il percorso espositivo che, all’insegna del libro d’artista, unisce  le istituzioni partecipanti al progetto in Italia e in Spagna. Per l’Italia sono presenti le Accademie belle arti di Bologna, Ravenna, Firenze, Roma, Lecce e Palermo, mentre per la Spagna vi sono le facoltà di belle arti dell’università Complutense di Madrid e dell’università di Barcellona. La mostra  sarà aperta fino al 22 dicembre 2021.

Il libro sopravvive ostinatamente alle rivoluzioni digitali, alle crisi economiche e alle leggi del mercato che da tempo avrebbero dovuto renderlo un oggetto obsoleto; ha ora resistito a una pandemia traumatizzante, offrendosi quale rifugio amichevole nell’isolamento e nella fatica del vivere. Nei secoli il libro è rimasto tale, ma non ha mai smesso di reinventarsi, trasformarsi, cambiando nel suo aspetto materiale e nelle sue aspirazioni. Si è fatto Libro d’artista vestendo nuovi materiali, per attraversare i vasti ambiti della comunicazione visiva e concettuale. È divenuto un libro oggetto e soggetto, in grado di interagire attivamente con chi lo crea, lo osserva, lo interroga. 

È questo il ricchissimo terreno esplorato da Il libro ha radici e semi, ideato come un progetto “naturale”. Naturale per il tema prescelto, perché oggi la necessità di ricostruire un rapporto con la natura si impone come il dibattito collettivo più urgente della contemporaneità, che deve tradursi in gesti, forme, azioni, per riconciliare cultura e natura. Allo stesso tempo naturale come processo, poiché il progetto è stato coltivato insieme nella distanza geografica, per immaginare e cercare nuove visioni, in un lungo periodo di lavoro dedicato e comune, durante il quale hanno preso forma le idee e le emozioni di un gruppo composto, nei diversi laboratori creativi, da docenti e da allievi. 

Il video in mostra che racconta le esperienze dei diversi gruppi di lavoro è stato realizzato da Antonio Rollo, docente di applicazioni digitali per l’arte, accademia di belle arti di Bari.

Il catalogo, a cura di Manuela Candini, documenta le opere grafiche create e i progetti di ricerca sviluppati nei diversi centri; ha collaborato per la grafica  Elena Menini. Contiene  una presentazione della direttrice Cristina Francucci, un testo di Maria Rita Bentini,  le sezioni delle otto istituzioni partecipanti al progetto.