L’Accademia di Belle Arti di Ravenna è presente con la mostra Oralites all’interno del Festival delle Culture di Ravenna, un evento preparato nel corso dell’anno attraverso il coinvolgimento di tutti i laboratori, da mosaico a pittura, da plastica ornamentale a incisione e disegno, e altri ancora.
La mostra avrà luogo in due diverse sedi, ciascuna delle quali offre una sezione tematicamente distinta: Oralites. Alfabeti nella Galleria dell’Accademia presso la sede dell’Accademia di Belle Arti; Oralites. Visioni in Santa Maria delle Croci.
L’Accademia inoltre per questa occasione apre tutti suoi laboratori alla città.
II tema che unisce tutti i lavori in mostra è l’oralità, attraversando i confini delle arti, in particolare la musica e il linguaggio: è lo stesso tema del progetto europeo della rete Mecine, coordinato dalla città di Evora (Portogallo),: un progetto al quale insieme a Ravenna partecipano le città di Arles (Francia), Sliven (Bulgaria), Mertola, Evora ed Idanha-a-Nova (Portogallo), Orense (Spagna), Birgu (Malta).
Gli studenti dell’Accademia si sono avvicinati al tema dell’oralità con la lezione magistrale tenuta da Luigi Dadina e Tahar Lamri nel marzo scorso, dal titolo: “L’oralità: alfabeti e visioni nella nuova era delle comunicazioni”, ed hanno in seguito lavorato nei diversi laboratori (pittura, scultura, mosaico, plastica ornamentale, incisione, ed altri).
La mostra presenta opere, installazioni, performances, che sviluppano il tema al plurale: le differenti oralità presenti oggi nel villaggio globale si riflettono qui tra immagine, parola, suoni, in numerose sfaccettature e con suggestive aperture poetiche, ironia, contaminazioni sonore. La mostra è stata coordinata da Dusciana Bravura e Nicola Cucchiaro, il testo critico di presentazione è di Maurizio Nicosia.
Fonte: Romagna Noi