Il nuovo mosaico dellʼAccademia di belle arti di Ravenna
Con questa mostra lʼAccademia di belle arti di Ravenna partecipa a RavennaMosaico, primo festival internazionale di mosaico contemporaneo che si svolge a Ravenna dal 10 ottobre al 20 novembre 2009, presentando le più recenti ricerche visive dei suoi giovani artisti.
Il mosaico è lʼavventura che nellʼorizzonte multimediale dellʼarte contemporanea gioca una partita doppia. La mano e la mente sono complici e i risultati appaiono imprevedibili e affascinanti. Lʼalta tradizione ravennate è coltivata appassionatamente e dà frutti di grande qualità estetica, specie quando lʼimmaginazione e il progetto si aprono a nuovi contesti (lʼoggetto, lo spazio urbano, la preziosità del gioiello).
In contemporanea, negli stessi laboratori, nascono idee di “rottura” che, attraverso altri concetti e progetti, contestano quella straordinaria tecnica e sperimentano nuovi materiali, con originali modi di operare, lontani da regole e schemi propri della tradizione.
Un coloratissimo obelisco di cannucce di plastica, le bandiere di paesi composte con bossoli di arma da fuoco, la carota gigante creata come ironico artificio ma fatta con murrine che replicano la texture vegetale di quella in natura, i frammenti di un vetro trasformati in materiali di un magico esercizio compositivo. Lì accanto, pizzi di mosaico eseguiti eseguiti con la stessa maestria di quanti furono anticamente allʼopera a San Vitale e a Galla Placidia, oppure la raffinata esecuzione di piccole pale che rimandano ai toni e ai passaggi delle stagioni.
Nuovi percorsi di lettura dello spazio, nuove ipotesi di intervento nei luoghi della città che uniscano lʼantica vocazione “pubblica” del mosaico alla dimensione della vita contemporanea, provengono dal corso di Urban design, tenuto dallʼarch. Troisi (MTA, Milano, lo studio che ha realizzato a Ravenna il bellissimo progetto del polo Lama sud ) in collaborazione con lʼartista Alessandra Andrini.
Il mosaico può avvicinarsi anche allʼarte orafa –allʼAccademia esiste da anni un laboratorio di oreficeria, unico nelle accademie di belle arti italiane – e sperimentare la tecnica non ravennate del “mosaico filato”: nascono in tal modo le creazioni originali, preziose, ricche di cromie e di materie, presenti in mostra.
Per lʼinaugurazione, sabato 10 ottobre, ore 21.30: la giovane azienda Aquileia mosaics, appartenente ad Industrie Fincuoghi Spa, che opera nel campo della produzione di mosaici in gres porcellanato, ha assegnato borse di studio a due studenti dellʼAccademia per premiarne la creatività: i motivi da loro elaborati verranno utilizzati nella prossima produzione dellʼazienda. È un riconoscimento che si unisce alla nuova collaborazione in corso, rivolta alla sperimentazione artistica di materiali prodotti dallʼazienda.
La premiazione avverrà con la presentazione dei progetti dei giovani artisti selezionati. Ma non è tutto. Progetti speciali e collaborazioni moltiplicano il gioco. Lʼinterpretazione musiva del dipinto di Eugenio Carmi che arricchirà la collezione permanente del Museo dʼArte della città di Ravenna, rinnovando il confronto tra gli artisti contemporanei e il mosaico ravennate, viene realizzata dagli studenti dellʼAccademia di Belle Arti, diretti dal Prof. Daniele Strada. Lʼartista -nato a Genova nel 1920, vive e lavora a Milano, allievo di Casorati– è un raffinato esponente dellʼastrattismo italiano; negli anni ʼ70 ha insegnato allʼAccademia di Belle Arti di Ravenna.
Presentazione: “Nuove opere musive al Mar”, a cura di Claudio Spadoni Sabato 24 ottobre, ore 18.00 Mar – Museo dʼArte della città orari: martedì, giovedì, venerdì 9.00- 13.30 15.000- 18.00; mercoledì, sabato 9.00-13.30, domenica 15.00- 18.00 > Il murale musivo per la città di Sancti Spiritus a Cuba, intitolato La Poderosa (un progetto di Matylda Tracewska, realizzato con gli altri studenti del biennio specialistico di mosaico) in collaborazione con lʼAssociazione di Amicizia Italia-Cuba, accetta la sfida della grande dimensione e gli effetti “murales” (misura due metri per dieci)