Estetica

Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti le conoscenze utili alla comprensione dei principali temi e concetti che caratterizzano la riflessione estetica. Una prima parte del corso sarà dedicata a illustrare, in termini storici, l’avvio della riflessione filosofica sull’arte e sul bello a partire dall’antichità. In questo ambito saranno analizzati i concetti di “bello”, di “opera” e di “forma” così come questi si sviluppano nella cultura classica, e sarà inoltre chiarita la differenza concettuale tra estetica e poetica.
Una seconda parte del corso seguirà il passaggio delle tematiche classiche nello sviluppo dell’estetica moderna. In questo ambito, il corso mirerà a fornire agli studenti la comprensione delle principali questioni che hanno caratterizzato il dibattito sul “bello” e sull’ontologia dell’opera d’arte dal Medioevo al XIX secolo. L’ultima parte del corso avrà invece come scopo l’approfondimento delle tematiche che caratterizzano l’estetica contemporanea, dal Novecento ai nostri giorni: dai problemi riguardanti lo statuto del soggetto, a quelli del rapporto tra i linguaggi dell’arte e i linguaggi della comunicazione di massa, che caratterizzano la cultura occidentale tra primo e secondo Novecento e che sono alla base delle riflessioni contemporanee sull’opera d’arte.
La chiarificazione di questi temi permetterà di affrontare alcuni aspetti che paiono centrali nella riflessione estetica contemporanea, con particolare riferimento al problema dell’identità dell’opera d’arte nel contesto della comunicazione mediale.

Bibliografia

  • G. Lombardo, L’estetica antica, il Mulino, Bologna 2002 (le prime 65 pagine).
  • M. Modica, Che cos’è l’estetica?, Editori Riuniti, Roma 1997.
  • M. Perniola, L’estetica del Novecento, Il Mulino, Bologna 1997 (la prima metà).

Testi di approfondimento (parti e pagine verranno indicate durante il corso):

  • T. W. Adorno, Parva Aesthetica, Mimesis, Milano 2010.
  • L. Anceschi, Progetto di una sistematica dell’arte, Mursia, Milano 1997.
  • W. Benjamin, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino 2000.
  • M. Blanchot, L’infinito intrattenimento. Scritti sull’insensato gioco di scrivere, Einaudi, Torino 1977.
  • G. Debord, La società dello spettacolo, Dalai Editore, Milano 2008.
  • G. Deleuze, Che cos’è lo strutturalismo?, SE, Milano 1998.
  • B. Croce, Aesthetica in nuce, Adelphi, Milano 1990.
  • Hegel, Estetica, Bompiani, Milano 2012.
  • A. Gramsci, Quaderni dal carcere, Einaudi, Torino, 1975, 2014.

Da concordare col docente